Silk Faw, il progetto delle hyper-car elettriche di lusso made in Reggio Emilia, nonostante qualche difficoltà nelle ultime settimane, sembra procedere secondo la tabella di marcia.
Sarebbe infatti in arrivo un importante finanziamento dal Kuwait. Inoltre la firma del rogito per l’acquisizione dell’area in cui sarà realizzato lo stabilimento sarebbe imminente.
Come riporta il quotidiano “La verità” infatti, ripreso da Reggionline, “60 milioni di Euro dal fondo sovrano “Kuwait Investiment Authority” per finanziare il progetto Silk Faw a Reggio. Sarebbe questo il primo risultato della raccolta di capitali avviata tra i mercati statunitensi e arabi dall’uomo d’affari newyorkese Jonathan Krane, presidente della stessa Silk Faw. Una raccolta che avrebbe come obiettivo quello di arrivare a quota 200 milioni di euro entro fine anno.
Tra una decina di giorni la compagnia sino-americana sarebbe nelle condizioni di firmare il rogito per l’acquisizione dell’area in cui sorgerà quella che è stata ribattezzata la cittadella dell’auto elettrica di lusso. Rassicurazioni in tal senso sarebbero arrivate nelle ultime ore dai dirigenti della Silk Faw all’amministrazione comunale di Reggio. Del coinvolgimento del fondo targato Kuwait (costituito nel 1953, il terzo più grande al mondo) parla in maniera approfondita il quotidiano “La verità”.
Ma c’è di più: il gruppo starebbe selezionando nuovi manager dopo l’addio di Amedeo Felisa e Roberto Fedeli, appena approdati alla Aston Martin. Una figura di rilievo sarebbe stata individuata a Londra tra le fila di una nota casa automobilistica.
“L’investimento complessivo da 1 miliardo e 300 milioni di Euro è confermato”, ha dichiarato, intanto, al quotidiano “Il Giornale”, Katia Bassi, managing director di Silk Faw, aggiungendo: “La nostra è una grande iniziativa, uno dei pochi investimenti esteri di rilievo in Italia”.
Già ad aprile, fondatore Jonathan Krane rassicurava: “Prevediamo di iniziare i lavori di costruzione del sito produttivo a maggio e di sfornare la prima vettura tra il 2023 e il 2024”, a cui faceva seguito nelle settimane successive Katia Bassi, direttore generale della Silk-Faw, che smentiva le voci delle sulle difficoltà del progetto e sostanzialmente ribadiva la tabella di marcia: “Confermo le tempistiche annunciate nel 2021: entro il primo semestre di quest’anno ci sarà la posa della prima pietra, il grosso delle assunzioni avverrà nella seconda parte del 2023 e debutteremo sul mercato con la prima vettura nel 2024”.
Un mega-progetto che, una volta realizzato, garantirebbe oltre un miliardo di euro di investimenti sul territorio e ricadute occupazionali che oscillerebbero tra i 1.500 ed i 3.000 nuovi posti di lavoro.
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