Oggi nel mondo, purtroppo, le persone hanno perso la fiducia nei loro Governi, nel funzionamento dell’economia ed in generale verso il loro futuro: l’Edelman Trust Barometer 2022 ha intervistato 36.000 persone, di 28 Paesi, nel corso del mese di novembre 2021, per scoprire che il recente contesto della pandemia, dell’inflazione galoppante, dei disordini civili e dell’attuale contesto di guerra, hanno di fatto indebolito le nostre convinzioni e la nostra fiducia in modo preoccupante.
Quasi la metà di tutti gli intervistati, ha dichiarato di considerare il governo (48%) ed i media (46%) come “forze di divisione nella società”: il sondaggio ha evidenziato che “ci troviamo in un mondo intrappolato in un circolo vizioso di sfiducia, alimentato da una crescente mancanza di fiducia nei media e nel governo: attraverso la disinformazione e la divisione, queste due istituzioni alimentano il ciclo e lo sfruttano per fini commerciali e politici”.Inoltre quasi un intervistato su due ritiene che “gli attuali leader di governo ed i giornalisti siano inaffidabili”, con meno della metà degli intervistati che si fidano di entrambi (leader di governo al 42% e giornalisti al 46%)
La mancanza di un’informazione realmente “super partes”, seria e professionale, in grado di analizzare in modo attendibile e “certificato” i fatti quotidiani, viene presentata dal sondaggio come una delle cause principali della mancanza di fiducia delle persone intervistate nei confronti dell’informazione odierna: per questo motivo il sondaggio evidenzia che “le preoccupazioni per notizie/informazioni false, utilizzate come armi, sono ora al massimo storico del 76%”
Le fonti di notizie alternative ai media, non riescono a risolvere il problema della mancanza di fiducia degli intervistati, dal momento che “nessuna delle principali fonti di informazione è considerata affidabile, visto che la fiducia nei motori di ricerca è al 59%, seguita dai media tradizionali al 57%, i media di proprietà al 43% ed i social media solo al 37%”
Con il 61%, le imprese sono ritenute le Istituzioni più affidabili, davanti alle ONG al 59%, ai Governi al 52% ed ai media con solo il 50%:, il 77% degli intervistati, inoltre, si fida del “proprio datore di lavoro”, rendendo il rapporto tra datore di lavoro e dipendente incredibilmente importante.
Il crollo di fiducia nella democrazia, come conseguenza dei dati riportati, è davvero allarmante: in molti dei Paesi analizzati “meno della metà della popolazione si fida delle Istituzioni, con percentuali di solo 46 punti in Germania, 45 punti in Spagna, 44 punti nel Regno Unito e 43 punti negli Stati Uniti”
Inoltre in nessuno dei Paesi interessati dal sondaggio, le persone “credono che le loro famiglie staranno meglio tra 5 anni”
Aumentano le paure della nostra società. Senza la fiducia che le nostre istituzioni forniranno soluzioni o leadership sociale, le paure della società stanno diventando più acute: “in particolare, l’85% è preoccupato per la perdita del posto di lavoro ed il 75% per il cambiamento climatico”
Le persone ora guardano al settore privato per risolvere i problemi della società, dal momento che la fiducia nei confronti dei Governi e della democrazia continua a diminuire: “Il fallimento della leadership rende la sfiducia l’impostazione predefinita” ed il modello indica “che le persone continueranno a cercare rifugio dal settore privato, con un’intensità destinata ad aumentare a livelli senza precedenti”
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