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INFLAZIONE IN AUMENTO: avere un ricco conto in banca è diventato PERICOLOSO

Il trend in continua crescita dell’inflazione non è transitorio, purtroppo, e tra poco capiremo il perché: nella pratica: cosa sta succedendo?

A partire dal 2020, negli USA, i prezzi dei prodotti di consumo sono aumentati parecchio

Il CPI statunitense (indice dei prezzi al consumo) è aumentato del 5.4% in un solo anno: un incremento simile non si verificava dal 2008. Parliamo di 13 anni fa.

Nemmeno i Big del mercato sono rimasti indifferenti, cercando di contenere le paure di mercato, con dichiarazioni piuttosto curiose.

Jerome Powell, presidente della Fed, ha dichiarato che il notevole aumento dell’inflazione è un fenomeno transitorio, cercando così di rasserenare gli animi.

Una dichiarazione difficile da condividere.

Le ragioni, ad un occhio attento, sono piuttosto evidenti.

Banale ma doveroso partire dalle CONSEGUENZE DEL PROLUNGATO LOCKDOWN MONDIALE, che non potranno essere gestite dalle sole Banche Centrali, mediante i consueti interventi di politica monetaria.

La carenza di materiali e manodopera, a livello mondiale, sta indebolendo le fondamenta dell’economia globale, contribuendo all’aumento dei costi, che poi si rifletterà sui prezzi al consumo.

Dopo il termine dei lockdown globale, infatti, le aziende hanno tentato di “recuperare il terreno perso”, generando una forte richiesta di spedizioni via mare per i proprio prodotti.

Le Imprese di trasporto marittimo, con numerose carenze logistiche, sono andate in crisi, portando all’inevitabile aumento dei prezzi, dal momento che il 90% di tutto il commercio fisico mondiale viene spostato da navi portacontainer.

I mercati si sono ripresi, eppure…

L’attuale tasso di inflazione continua a battere record, uno dopo l’altro.

Ma andiamo oltre.

Dopo la fine delle restrizioni per la circolazione delle persone, anche i prezzi dei servizi relativi ai viaggi ed ai trasporti sono aumentati.

Il Mercato automotive ha segnato un +4% dei prezzi, seguito da Multinazionali come PepsiCo Inc. e Conagra Brands Inc.

Insomma, i dati sono molti, la conclusione, però, è una soltanto: l’aumento dell’inflazione non è un fenomeno transitorio e non cesserà con la totale ripresa dell’economia.

Molti vedono una situazione tragica, ma alcuni, i più ambiziosi, intravedono anche un’opportunità.

Ci troviamo in un MOMENTO STORICO IRRIPETIBILE, perfetto per investire in fondi e bond inflation linked.

Dall’analisi della presente situazione economico-finanziaria emerge chiaramente che ci troviamo nel momento storico più adatto per investire in strumenti finanziari legati all’inflazione.

Perché?

Semplificando al massimo:

1) L’enorme liquidità generata dalle Banche Centrali per contrastare gli effetti della pandemia, viene investita in modo strutturale su strumenti legati all’inflazione, con rendimenti a due cifre: il Bloomberg Barclays US Enhanced Inflation Index, ad esempio, ha segnato un +18.2% negli ultimi 12 mesi.

2) Si è recentemente verificata una modesta correzione del mercato che ha generato un entry point da sfruttare come buy opportunity. Cioè? I prezzi degli strumenti inflation-linked sono scesi ed acquistare ora significa aumentare le probabilità di ottenere un ottimo profitto nel medio-termine.

3) Lasciare liquidità ferma sul conto corrente, in questo momento storico, comporta una continua diminuzione del potere d’acquisto, come avevamo già visto nel precedente articolo (inserire link):negli ultimi 25 anni i soldi depositati in Banca hanno perso il 34% del loro valore ed alcuni investitori si solo stufati di bruciare così i propri risparmi.

Oggi, dunque, ci troviamo di fronte ad una scelta netta, oltre che decisiva:

A) Lasciare i risparmi “cementati” in Banca, sapendo che ogni singolo giorno il loro valore scende: non è “colpa di nessuno”, ma è un dato di fatto. INUTILE IGNORARLO.

B) Oppure sfruttare il momento storico favorevole, guardando oltre le paure “dell’investitore medio”, oltre le sue tradizionali lamentele, troppo spesso basate sui: l’ho sentito..mi hanno detto, e raramente basate sui dati, quelli veri, che abbiamo visto insieme.

Adesso rimane una semplice domanda da porsi:

Rimanere un “investitore italiano medio”, oppure andare oltre? E sfruttare un’opportunità d’investimento, là dove tutti vedono solo dei problemi?

Lamentarsi è semplice, aumentare il proprio patrimonio, invece, richiede ambizione.

Qualunque sia la scelta, ricorda: Il vero rischio, oggi, è rifugiarsi nei luoghi comuni.

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