Tipologie di investimenti Alternative.
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse verso gli Investimenti Alternativi, ovvero quegli investimenti che non rientrano nelle categorie tradizionali di azioni, obbligazioni, Fondi comuni e strumenti monetari: oggi gli investimenti alternativi vengono utilizzati da investitori tradizionali, Istituzionali, Family Office, ma anche dai Millennials, che sono interessanti in particolare agli Hedge Funds, mentre la Gen X punta anche sul venture capital ed i Baby Boomers sul private equity (questo è il risultato della ricerca pubblicata da SpectremGroup, società che si occupa anche di analisi patrimoniale).
Gli investimenti Alternative si distinguono da quelli tradizionali, sia in termini di opportunità di rendimento che di strategia di investimento, e possono essere classificati in vari modi: le tipologie più riconosciute ed utilizzate sono le seguenti:
Private Equity: investimenti in aziende non quotate, in fase di forte sviluppo;
Venture Capital: investimenti in aziende quotate, ancora in fase di costituzione;
Hedge Funds: veicoli di investimento che utilizzano molte strategie e tecniche non tradizionali nella gestione degli asset, allo scopo di massimizzare il rendimento e la diversificazione;
Asset Reali Alternativi: metalli e pietre preziose, risorse naturali ed investimenti nel settore immobiliare;
Fondi da collezione: ad esempio Fondi sull’arte, sui vini rari ed auto d’epoca.
Caratteristiche degli Investimenti Alternative
Differenze tra investimenti Alternativi ed investimenti tradizionali
La principale differenza in termini di caratteristiche ed il motivo della loro crescente popolarità è la bassa correlazione con i mercati finanziari tradizionali, che consente a questi strumenti di avere un trend del tutto scollegato ed indipendente rispetto a quello degli altri asset tradizionali: questo significa che rappresentano un efficace strumento di diversificazione del portafoglio ed un modo per rendere il rendimento complessivo più stabile, soprattutto nelle fasi di grande volatilità dei mercati finanziari (durante il crash dei mercati finanziari di marzo 2020, ad esempio, molto degli strumenti alternative non hanno subito alcuna perdita).
Le principali caratteristiche degli investimenti alternativi sono le seguenti:
Bassa correlazione e rendimento elevato, rispetto agli asset tradizionali;
Minore liquidità, ossia scambi e volumi inferiori rispetto agli strumenti quotati, inoltre a volte ci sono periodi di lock-up per poter effettuare investimenti in attività illiquide;
Minore regolamentazione, ovvero controlli e garanzie per gli investitori, dal momento che il mercato è meno regolamentato;
Maggiore complessità, dovuta a caratteristiche finanziarie più evolute, che comportano profili di rischio dei prodotti alternativi unici, che devono essere compresi prima di effettuare un investimento;
Capitale minimo da investire, a volte, più alto rispetto agli investimenti tradizionali.
Perché gli Investimenti Alternative?
Gli strumenti Alternative si comportano in modo diverso rispetto agli investimenti tradizionali ed inserirli nel Portafoglio finanziario permette di raggiungere i seguenti obiettivi:
A quale tipo di investitore può interessare l’investimento alternative?
In considerazioni delle loro caratteristiche, sia in termini di rischio che di rendimento, oltre alla complessità ed al capitale minimo da investire, gli alternative sono più appropriati per investitori con Portafogli finanziari strutturati, che vogliono destinare una percentuale del loro patrimonio ad investimenti poco correlati con il mercato finanziario: va inoltre considerato l’orizzonte temporale, che è mediamente più lungo di quello degli altri investimenti.
In particolare dopo la crisi finanziaria del 2008, l’offerta di strumenti alternative è aumentata ed anche se originariamente erano prodotti riservati ad investitori Istituzionali e Professionali, ad oggi molte strategie alternative sono disponibili anche agli investitori private e al retail. Il grafico evidenzia come l’inserimento di una percentuale del 20% di strumenti alternative, permetta di migliorare l’efficienza complessiva del Portafoglio (linea rossa), ottenendo performance migliori (annualizied return) a parità di rischio (volatility).
Ad ogni età il suo investimento Alternative
Ad ogni età il suo investimento alternativo: i Millennials sono più interessanti agli Hedge Funds, la Gen X punta sugli Hedge Funds e sul Venture Capital ed i Baby boomers al Private Equity (questo emerge dall’ultima ricerca pubblicata da SpectremGroup, società che si occupa anche di analisi patrimoniale).
In base ai dati del report, i Millennials sono il segmento di età più propenso a possedere investimenti alternativi: il 31% investe in Hedge Funds, il 29% si concentra invece sul Venture Capital e Private Equity ed il 27% sui Private Placements. Se si analizza il valore di questi investimenti, si nota come gli investitori più anziani battono ancora i giovani, ovvero le generazioni più vecchie punteranno meno, in termini di quantità, sugli investimenti alternativi, ma quelli che fanno sono di qualità maggiore rispetto ai più giovani.
La scelta di utilizzare gli investimenti alternativi è legata molto alla conoscenza finanziaria dell’investitore: la ricerca, infatti, sottolinea come chi ha una comprensione del mondo finanziario medio-alta, abbia una maggiore possibilità di scegliere anche gli alternativi. Ma non solo, chi lavora è molto più propenso a questi investimenti rispetto ai pensionati: questi ultimi, tuttavia, quando investono in alternative, lo fanno con cifre nettamente più alte rispetto ai giovani ed inoltre gli alternative sono scelti anche dai clienti privati che hanno una tolleranza al rischio maggiore.
“È molto probabile che chi investe in alternative sia alla ricerca di tassi di rendimento più elevati e desideri avere investimenti che agiscono in modo decorrelato nel proprio Portafoglio”, si legge dalla ricerca: nonostante, però, la ricerca di rendimento e le somme più alte a disposizione, i “paperoni” si concentrano poco su questi strumenti, dal momento che solo il 6% dei clienti Hnwi considera gli investimenti alternativi.
La ricerca mostra, infine, come nell’anno dello scoppio della pandemia, il 2020, la quantità degli investimenti alternativi sia rimasta pressoché stabile rispetto al 2019 e solo il private equity abbia registrato un calo del 2%, scendendo dal 12% al 10%: se si guarda, invece, al Ctv complessivo investito, tutte le classi di alternative hanno registrato una crescita significativa.
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