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Aumenti fuori controllo. Le spedizioni via mare costano quasi 1000 volte più di prima

Il costo delle spedizioni via mare di merci e materie prime sta aumentando in modo “vertiginoso”, aggiungendo un’ulteriore variabile alla già complicata inflazione globale e alla crisi energetica. 
Secondo i dati del Baltic Exchange, riportati da Bloomberg, i tassi di trasporto hanno raggiunto un massimo che non si vedeva da aprile 2020.

Avevo previsto più di un anno fa quello che sta accadendo all’inflazione, nonostante tutti sostenessero il contrario:

Aumenti fino a quasi 1000 volte tra Medio Oriente e Giappone

Il passaggio TC-5, comunemente usato per trasportare carburante dal Medio Oriente al Giappone, costava circa $ 61 al giorno a febbraio, mentre oggi è salito a un costo “allarmante” di $ 50.000 al giorno, con un incremento di + 81867%

Non va meglio per le altre rotte…

I costi di spedizione dagli Stati Uniti al Brasile, sulla rotta TC-18, sono aumentati da $ 3.800 al giorno, a febbraio, a un massimo attuale di $ 37.000 al giorno, pari a un incremento di +873%.

Le sanzioni autolesionistiche dell’Europa

Il mondo dipende dai combustibili trasportati via mare e si prevede che la domanda aumenterà del 6% solo quest’anno: l’Europa si è letteralmente “sparata ai piedi”, eliminando l’uso del petrolio russo con le sue attuali sanzioni.

E le crisi energetiche auto-inflitte di USA e Canada

Allo stesso modo, gli Stati Uniti e il Canada hanno creato le proprie crisi energetiche nazionali, diventando dipendenti dalle importazioni di carburante. 

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