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“Agritech”: il Megatrend poco conosciuto che offre guadagni costanti fin dalla prima cedola

L’agricoltura digitale e sostenibile (“Agritech”) è uno dei Megatrend più importanti dell’economia post-Covid: iniziato già prima della pandemia, il processo di innovazione tecnologica dell’agricoltura in chiave green, sta ora accelerando, soprattutto grazie al piano della Commissione Europea, che prevede finanziamenti annui di 20 miliardi Eur, attraverso Fondi UE, Fondi nazionali e privati. 

Alla base di questa rivoluzione non vi sono soltanto ragioni ecologiche, ma anche fattori sociali ed economici: le Nazioni Unite, infatti, stimano che entro il 2050 ci saranno 10 miliardi di persone sulla terra, contro gli attuali 7,6 miliardi, con un conseguente problema di risorse alimentari. 

Perchè l’Agritech

Per questi motivi l’Agritech è considerata una delle chiavi più importanti dello sviluppo socio-economico globale dei prossimi anni.

Appare dunque evidente come investire su questo Megatrend sia estremamente vantaggioso, soprattutto perché si tratta di soluzioni Alternative, ovvero strutturate su un orizzonte temporale di medio-lungo termine, indifferenti alla volatilità dei mercati finanziari tradizionali e quindi molti più stabili e remunerative degli investimenti “classici”.

Tra le nazioni europee capofila di questa tendenza c’è il Regno Unito, che ha anticipato dal 2050 al 2040 il termine per conseguire i “requisiti di transizione energetica pulita”: non a caso, nel paese esistono già da tempo varie forme di investimento nel settore green, tra cui il Fondo “UK Agricolture”.

Agritech – uno dei Megatrend più importanti della nostra epoca

Caratteristiche del Fondo

Si tratta di un Fondo con sede a Cambridge e con un track record di quindici anni, che vanta un business solido ed un portafoglio estremamente diversificato: sei anni fa il Fondo, con Aum di 650 Mln Usd, ha evoluto il suo business dal leasing di macchinari agricoli al project financing di impianti di biomasse, per produrre energia pulita al 100%.

Dal 2001 ad oggi, il Fondo ha finanziato 15.000 prestiti, per un valore totale di 1.3 Mld Eur, con una scrupolosa selezione dei clienti, che devono rispettare precisi requisiti, tra cui:

  • Avere un terreno di almeno 500 acri;
  • Possedere una casa con un valore di mercato di almeno 650K Gbp;
  • Avere un fatturato minimo di 2.5 Mln Gbp.

Tutti questi criteri fanno sì che il 90% delle richieste vengano respinte.

Dopo 3\4 anni, il Fondo cede l’impianto di biomasse all’azienda agricola, che a sua volta stipula dei contratti di 25 anni per trasferire l’energia prodotta a società nazionali di energia elettrica: in questo modo l’azienda incassa dei flussi costanti di liquidità, del tutto decorrelati dai mercati finanziari tradizionali.

Quali sono i rendimenti

Rendimenti – Fondo UK Agriculture

Questa caratteristica permette al Fondo di avere dei rendimenti assolutamente unici, con una cedola  media annua del 6%: inoltre i finanziamenti concessi dal Fondo sono sempre “asset backed”, ovvero garantiti dall’impianto di biomasse costruito.

Per investire nel Fondo occorre una size minima di 125.000€, ma purtroppo le Banche italiane, i Fondi e gli altri Consulenti finanziari, non hanno accesso a questo tipo di investimento alternative, che spesso ignorano e perciò non consigliano ai loro clienti.

Come investire nel Fondo

L’unico modo per condividere questo Megatrend, è esclusivamente attraverso “Andrea Braglia – Consulenza Finanziaria Indipendente”, che disponendo di un contatto diretto con il Fondo, può riservare ai propri clienti l’opportunità di investire in modo sicuro in uno degli “investimenti alternative” più promettenti dei prossimi anni.

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